Nei secoli scorsi la manna ha rappresentato un miracolo di esotismo degno, a tal punto, da essere inclusa tra le curiosità di una terra ricca qual è la nostra Sicilia. Allora la manna era parte rilevante del paesaggio agrario della costa tirrenica siciliana: si produceva a ovest di Palermo (in tutti i paesi costieri fino a Trapani), nelle Madonie e nello stesso territorio comunale di Palermo. L’area di produzione ora si è ristretta alle sole terre di Pollina e Castelbuono, in provincia di Palermo, dato che questi territori rappresentano l’ultima oasi in tutto il Mediterraneo dove ancora si conservano tecniche e tradizioni legate a tale coltura.
I comuni, inclusi nel parco Regionale delle Madonie, dispongono oggi di un prodotto unico nel suo genere, tanto che a ragione si possono considerare come un gigantesco museo all’aria aperta. Di questo ridotto patrimonio forestale, collocato prevalentemente su terreni marginali e scoscesi che non si sono mai prestati a colture meccanizzate e redditizie, solamente il 20-30% è ancora oggi produtti.
I comuni, inclusi nel parco Regionale delle Madonie, dispongono oggi di un prodotto unico nel suo genere, tanto che a ragione si possono considerare come un gigantesco museo all’aria aperta. Di questo ridotto patrimonio forestale, collocato prevalentemente su terreni marginali e scoscesi che non si sono mai prestati a colture meccanizzate e redditizie, solamente il 20-30% è ancora oggi produtti.